Ognuno di noi ha avuto e può avere tutt’ora dei punti di riferimento che hanno contributo ad arricchirne il pensiero, il comportamento, il senso di appartenenza ad una comunità. Per chi, come me, ha avuto la fortuna di nascere e vivere ad Ivrea due sono le persone che maggiormente hanno influenzato la mia crescita morale e intellettuale: Adriano Olivetti e il Vescovo emerito Monsignor Luigi Bettazzi.
Olivetti ha sempre ispirato la mia attività di amministratore pubblico e la formazione più prettamente politica in quell’ottica di superamento dei partiti tradizionali che lui stesso vedeva già allora (parliamo della parte centrale del novecento) arrivati a fine corsa nelle sue elaborazioni teoriche. Scrive Giancarlo Bosetti su Reset: “L’ispirazione liberal-sociale dell’imprenditore di Ivrea contrastava l’egemonia della Dc a destra e del Pci a sinistra, con un’idea di autogoverno basato su piccole comunità, e collocava al centro della vita pubblica la capacità critica della persona-cittadino, non le grandi organizzazioni di parte”.