Abbiamo appreso dai giornali, come al solito, che è stata attivata una nuova antenna 5G in corso Vercelli. Si tratta dell’ennesima dimostrazione del disinteresse della politica alla salute e al benessere dei cittadini a discapito dei meri interessi economici dei giganti delle telecomunicazioni.
L’Italia è stata la culla di quel fenomeno filosofico e politico, in un’accezione ampia del termine, definito come Umanesimo. Una corrente culturale che, dalla fine del trecento del secolo scorso, ha traghettato la società fuori dall’oscurantismo medievale per accompagnarla verso quel periodo di grande fervore artistico e culturale che darà vita al Rinascimento.
... Sarebbe drammatico riscontrare tra vent’anni, come è successo per l’amianto, che ciò che oggi non abbiamo sufficientemente valutato si è poi rivelato dannoso per la salute delle donne e degli uomini di domani.
Nelle ultime due settimane abbiamo accennato all’esistenza di studi scientifici, sempre più numerosi, che evidenziano la potenziale dannosità delle onde elettromagnetiche, ma abbiamo anche segnalato alcune voci critiche verso questi studi, seppur quest’ultime in numero decisamente minore, soprattutto se non a libro paga delle compagnie telefoniche.
La scorsa settimana abbiamo introdotto il tema della nuova tecnologia 5G parlandone in termini generali e richiamando nel finale di articolo il “principio comunitario di precauzione” che in termini più semplici si può definire uso del buon senso. Se di una nuova tecnologia non si conoscono i potenziali effetti dannosi sulla salute il buon senso, appunto, ci consiglierebbe di procrastinarne l’utilizzo almeno fino a quando la comunità scientifica non confermerà l’inesistenza di rischi per la salute umana, quella animale e per l’ambiente.
L’inclusione di Ivrea tra le città che sperimenteranno nei prossimi 2 anni una piattaforma per la gestione di comunità intelligenti, la cosiddetta Smart city, è un’importante opportunità per la città e se un risultato l’ha già ottenuto è quello di aver acceso i riflettori sulla nuova tecnologia di telefonia mobile denominata 5G.
Che non ci sia un limite al peggio è una constatazione che sempre più spesso possiamo toccare con mano. Viviamo oggi un’epoca dove pare che l’evoluzione umana abbia preso una preoccupante deriva realizzando grandi progressi nella scienza e nella tecnologia da una parte, ma manifestando una pericolosa regressione dal punto di vista sociale, politico e culturale.
Partiamo dal presupposto che la salute e di conseguenza la vita siano, in natura, due elementi essenziali ed ineludibili senza i quali tutto il resto non assume alcun significato.