Sulla vicenda della gestione del Movicentro si sono sentite negli ultimi mesi una serie di prese di posizione, spesso inesatte e tendenziose, che hanno fatto montare un caso inesistente da parte della Giunta eporediese con il solo fine di mettere il bastone in mezzo alle ruote del rinnovo del contratto alla cooperativa sociale ZAC. Cooperativa che nei sei anni di attività, a fronte di un legittimo contratto di comodato d’uso, ha dato vita ad una moltitudine di iniziative in campo sociale, soprattutto a favore dei giovani, animando e facendo rivivere un luogo abbandonato a sé stesso e diventato terreno fertile per la micro-deliquenza locale.
La settimana scorsa abbiamo parlato dell’insoddisfacente gestione, da parte dell’attuale esecutivo e della maggioranza che lo appoggia, delle istituzioni comunali a partire dal Consiglio Comunale fino ad arrivare alla Conferenza dei capigruppo e alle Commissioni consiliari. Non esiste un dibattito politico e nemmeno un dibattito pubblico almeno sui temi più importanti che interessano la vita della città e nel frattempo i problemi non risolti si sommano e si accumulano facendoci scivolare verso un declino territoriale sempre più marcato e preoccupante.
Quando sarà uscito il giornale di questa settimana (martedì) si sarà già svolto il Consiglio Comunale del primo febbraio (lunedì). Speriamo di venire smentiti, ma la speranza di assistere finalmente ad un “vero” dibattito consigliare si sta riducendo, col trascorrere del tempo, ad una flebile fiammella.
Come è risaputo la programmazione e l’organizzazione sono elementi fondamentali per il buon funzionamento di qualsiasi attività, sia essa pubblica o privata. Senza programmazione si naviga a vista e ci si lascia guidare dalla casualità che generalmente non porta molto lontano.