Per fare un esempio recente è proprio a seguito della mancata accettazione di un bando per gli impianti sportivi di S.Giovanni che la Giunta ha proposto una variazione di bilancio per accendere un mutuo per la non proprio modica cifra di 650.000 euro. Non è oggetto di questo articolo valutare se una spesa così ingente sia stata messa in campo per un investimento effettivamente prioritario, in assenza di una programmazione degna di tale nome, ma potremo parlare di questo più avanti quando conosceremo un po’ meglio i termini della questione.
Vogliamo parlare oggi piuttosto dello stato confusionale che agita le acque della maggioranza dando a intendere che il lasso di tempo che ci divide dalla prossima tornata elettorale invece di venire dedicato ai problemi della città sarà destinato a gestire i litigiosi rapporti di forza tra partiti e aspiranti candidati sindaco, sempre con la regia esterna dei parlamentari locali che hanno creato questa coalizione.
Che i nervi siano a fior di pelle lo si percepisce da un pezzo, ma nel penultimo Consiglio comunale questa supposizione si è palesata in tutta la sua evidenza a partire proprio dalla sfuriata della vice Sindaca, nonché Assessora al Bilancio, che dopo aver apertamente accusato, a nostro modo di vedere senza averne motivo, il Presidente Borla di averle tolto la parola ha minacciato l’uscita dall’aula, per poi tornare rapidamente sui suoi passi. Peccato che non si sia nemmeno accorta che durante la sua solita ridondante esposizione della variazione di bilancio all’interno della sala erano presenti ad ascoltarla solamente due consiglieri di maggioranza e che se la minoranza avesse abbandonato l’aula non ci sarebbe nemmeno stato il numero legale per poter continuare la seduta. E invece di ringraziare i gruppi di minoranza per il loro benevolo atteggiamento ha visto bene di attaccarli in aula e nei giorni seguenti sui media per essere “troppo critici” con le sue proposte di bilancio.
E’ preoccupante dover riscontrare il fastidio di certi assessori e di certi consiglieri di maggioranza nei confronti dei gruppi di minoranza quando “si permettono” di criticare l’operato dell’esecutivo. Sarà pur vero che gli attuali consiglieri di maggioranza non hanno nessuna esperienza in veste di amministratori pubblici, ma tre anni e mezzo dovrebbero essere bastati per capire quali sono i ruoli e i compiti della Giunta e quali quelli del Consiglio, ma tant’è, questo passa il convento.
Quanto accaduto in aula, e cioè un Assessore che attacca il Presidente del Consiglio espresso dalla sua stessa maggioranza, è già un fatto grave di per sé, ma la situazione è andata peggiorando nei giorni seguenti quando alle dichiarazioni della vice Sindaca si sono aggiunte quelle del Segretario eporediese di Forza Italia che per un regolamento di conti, tutto interno al centro-destra, ha di fatto chiesto, senza mezze misure, le dimissioni del Presidente Borla, guarda caso già segretario di quel partito per poi uscirne e passare al partito fondato da Giovanni Toti: Cambiamo!
La comunicazione di tutto questo, tutta esternata sui social, lascia perplessi sia per le modalità, né formali né istituzionali, sia per il fatto di essere stata esplicitata dal Segretario di un partito e non da un cittadino qualunque al Bar dello Sport.
Partito, peraltro,che oggi in Consiglio comunale non ha propri rappresentanti per cui impossibilitato dal poter richiedere formalmente le dimissioni di qualcuno.
Insomma ci troviamo di fronte ad un quadro dove la confusione resta sovrana ed è chiaro che il livello dello scontro all’interno della maggioranza sia al calor bianco e nulla fa presagire un abbassamento dei toni. Tutto questo non potrà che incidere sull’impegno che questa maggioranza metterà sul campo da qui alla fine del mandato nel 2023 e non si tratta certo, per i cittadini eporediesi, di una bella prospettiva.