La politica è certamente una materia complessa, ma non necessariamente per risolvere problemi complessi servono ragionamenti complicati e di difficile elaborazione. Un metodo per semplificare i problemi è quello di disaggregarli e affrontarli uno per volta riducendo notevolmente un bel numero di incognite.
Ragionare con semplicità vuole anche dire, spesso, farlo con onestà intellettuale, in maniera trasversale e senza preconcetti di tipo ideologico. Prendendo ad esempio un’Amministrazione locale dovrebbe essere irrilevante la provenienza di un’idea o di una proposta. Quando ne viene presentata una si dovrebbe infatti affrontarla in maniera collegiale nelle apposite commissioni consiliari per poi discuterne la bontà in Consiglio Comunale, votando in base ai contenuti e alla eventuale condivisione indipendentemente dall’appartenenza a un gruppo di maggioranza o di minoranza. Questo perché le buone pratiche non hanno colore politico e sono utili soprattutto ai cittadini per cui non c’è alcun motivo per il quale una buona proposta non debba venire approvata. L’attuale Amministrazione Comunale era partita bene ascoltando le proposte di tutti e approvando numerose mozioni propositive anche se presentate da forze di minoranza. Tutto questo è successo diciamo fino a un anno dall’insediamento dopodiché c’è stata un’evidente cesura ed oggi le vecchie mozioni approvate in Consiglio Comunale non vengono attuate mentre quelle nuove spesso vengono bocciate per meri ordini di partito.
Un eclatante esempio recente è la stroncatura di una nostra mozione, già approvata a livello mondiale da migliaia di città e comuni, che chiedeva all’Amministrazione di dichiarare l’emergenza climatica impegnandosi nel prossimo futuro a considerare l’impatto ambientale derivante da ogni atto approvato dall’esecutivo e/o dall’assemblea cittadina. Bocciatura non avallata da alcuna motivazione plausibile anche perché ogni giorno aumenta il numero di Stati, Regioni, Città che approvano analoghe delibere affrontando di petto la questione ambientale globale che non può più essere tenuta nascosta. E’ degli ultimi giorni ad esempio un grande piano di investimenti in “green economy” messo in atto dalla Germania ed ora, dopo le promesse programmatiche, siamo in attesa di vedere cosa l’attuale governo nazionale metterà sul piatto in fase di elaborazione della legge di bilancio.
Tornando al tema della semplicità e della semplificazione e prendendo l’esempio sopra citato, pur consapevoli di non poter incidere sulle dinamiche climatiche globali, si sarebbe potuto, invece di bocciare “tout-court” la mozione senza alcun dibattito, approfittare della proposta per estrapolare dalla moltitudine di azioni possibili qualche “buona pratica” in campo ambientale. Nella mozione infatti, per essere estremamente propositivi e concreti, abbiamo ad esempio suggerito al Sindaco e all’esecutivo di donare una borraccia metallica ad ogni dipendente comunale che ne avesse fatto richiesta per andare incontro all’esigenza ormai acclarata di abbattere drasticamente l’utilizzo della plastica.
Qualche settimana dopo la bocciatura in Consiglio il Sindaco di Milano ne ha donata una a tutti i bambini il giorno di apertura delle scuole; si vede che la nostra proposta non era così utopistica o fuori luogo. Da noi la maggioranza ha preferito girare la testa dall’altra parte con uno scarno comunicato letto in aula e finalizzato a sostenere che non esiste un’emergenza climatica. Peccato che si tratti un fatto acclarato dalla comunità scientifica mondiale e che ormai la tocchiamo con mano tutti i giorni, ma anche fosse vero non sarebbe comunque meglio, soprattutto da parte della politica, intraprendere iniziative anche semplici, ma in grado di garantire un futuro alle prossime generazioni? Dotare il parco automezzi del comune di auto elettriche, sostituire, in accordo con la Regione, i vecchi e inquinanti pullman da 50 posti (sempre mezzi vuoti) con minibus elettrici ad alta frequenza di passaggio, dare vita a campagne di comunicazione sul corretto smaltimento dei rifiuti e sulla raccolta differenziata, promuovere una viabilità ciclabile e sostenibile, creare percorsi sicuri per bici e pedoni, piantare alberi di alto fusto, acquistare prodotti riciclati per le necessità degli uffici non sono che alcune iniziative che potrebbero dare un forte segnale, soprattutto a quei giovani della “Greta generation” che ci stanno dimostrando non essere dei sempliciotti indifferenti, come qualche ridicolo ministro italiano di qualche legislatura fa tendeva a sostenere, evidenziando piuttosto senza mezzi termini come noi adulti abbiamo fallito nei loro confronti.
Un altro esempio di semplicità mancata e quindi di chiarezza è evidenziato dalla confusione creata con programmi amministrativi magari ad effetto, ma irrealizzabili. Rimanendo in casa nostra è inutile dire che si costruirà un Palazzetto dello sport, si restaurerà e si metterà in sicurezza il Castello, si ristrutturerà e si riaprirà l’Asilo nido, si sistemeranno gli impianti sportivi, si riqualificherà Palazzo Giusiana, si risanerà l’area mercatale quando, tanto per tornare con i piedi per terra, abbiamo una Biblioteca ancora sprovvista dell’obbligatorio Certificato di Prevenzione Incendi.
Oltre un anno è passato dalle elezioni e se fino al periodo delle vacanze si poteva scusare qualche sbavatura per l’inesperienza e la poca conoscenza della macchina amministrativa ora non si può più bluffare. Il prossimo bilancio, anche se non è ancora stato nemmeno portato in Consiglio Comunale il DUP (Documento Unico di Programmazione), che avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 luglio, ci fornirà certamente qualche elemento in più per vedere quale linea di azione questa Amministrazione vorrà tenere e quanto accaduto negli ultimi mesi purtroppo non ci fa intravedere nulla di buono.