Elisabetta, viene nominata assessore al commercio, in quota PD, nella precedente legislatura ed è una che si dà da fare, forse troppo per qualcuno. E’ una che si fa apprezzare soprattutto per la sua disponibilità e capacità di ascolto e dialogo. Magari è ambiziosa ma non sempre l’ambizione è una colpa.
Tentano prima di non candidarla alle elezioni dello scorso maggio, poi, non potendo escluderla per volontà popolare, partecipa alla tornata elettorale e sbaraglia il campo diventando il candidato più votato nelle elezioni eporediesi con più di 500 preferenze. Diciamo che è un candidato che ogni capolista vorrebbe avere con sé ma, evidentemente, in area PD non la pensano così ed ecco che, a sorpresa e senza una motivazione logica, viene esclusa dalla giunta scatenando anche la protesta dei commercianti.
Digerisce il colpo basso e al primo Consiglio Comunale accetta la proposta della maggioranza, di cui fa parte, di fare il Presidente di quell’assise. D’altra parte con tutte quelle preferenze …
Veniamo alla storia recente. Giovedi scorso si tiene il primo Consiglio Comunale del Della Pepa bis e all’ordine del giorno c’è proprio la votazione per questa carica istituzionale. Tutto fila come da copione: la maggioranza propone il suo nome, noi di Viviamo Ivrea, non avendo pregiudiziali di sorta ed avendo lei recepito pubblicamente la nostra richiesta di impegno per riportare il Consiglio Comunale al centro del dibattito politico, dichiariamo la nostra disponibilità a sostenere la sua candidatura e la votiamo. Il resto della minoranza, inizialmente indecisa, decide in parte di astenersi ed in parte di far confluire il proprio voto su Tommaso Gilardini.
Scrutinio: Ballurio 11 voti, Gilardini 3, Perinetti 1, astenuti 2. Manca chiaramente un voto della maggioranza. Se ne riparlerà al prossimo consiglio.
Morale della favola. Ad una società attraversata da problemi enormi, disgregata, demoralizzata, senza speranza nel futuro, grazie a decenni di giochetti per poltrone, interessi di bottega, colpi bassi di uomini d’apparato, ai quali dei problemi dei cittadini interessa ben poco, cosa rimarrà di questo primo Consiglio Comunale? La mancanza di responsabilità di qualcuno della maggioranza che, approfittando del segreto dell’urna, ha mandato in fumo una votazione per la quale tutte le parti in gioco avevano apertamente e chiaramente dichiarato la propria posizione.
A noi sarebbe piaciuto chiudere la questione e cominciare a parlare di lavoro, cultura, problemi sociali, scuola, urbanistica, ambiente, turismo e molto altro ed invece dovremo ripartire da lì, da una votazione.
Sarà per un’altra volta; è proprio vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio.