Sacchi pieni di vassoi monouso, probabilmente di plastica, hanno stazionato per giorni fuori dai cassonetti offrendo uno spettacolo non proprio edificante soprattutto per il fatto che la Pubblica Amministrazione dovrebbe mettere in atto comportamenti virtuosi e non certo il contrario. Se non altro perché un cittadino, magari già poco sensibile al tema, si potrebbe sentire legittimato, per semplice spirito di emulazione, a fare né più né meno di ciò che fa chi dovrebbe dare l’esempio e cioè l’Amministrazione Comunale.
La mozione, molto propositiva, partiva da questo fatto, ma si spingeva ben oltre invitando l’esecutivo e magari le commissioni consiliari a fare qualche approfondimento e qualche ragionamento, coinvolgendo la Società Canavesana Servizi, per dare vita a iniziative di politica ambientale partendo magari proprio dalle scuole solitamente già attente a queste tematiche grazie alla buona volontà del corpo insegnante.
Il tema dei rifiuti da decenni è centrale nel dibattito sulle buone pratiche ambientali e il nostro gestore del servizio da tempo è impegnato su questo campo però spetterebbe alla politica prendere iniziativa non limitandosi solo a cercare di risolvere problemi contingenti come quelli del decoro urbano.
La mozione non proponeva nulla di trascendentale, ma semplici accorgimenti finalizzati a promuovere un corretto smaltimento dei rifiuti tramite comportamenti ormai riconosciuti come necessari dalla stragrande maggioranza della popolazione. Il compito della politica dovrebbe infatti essere quello di saper andare oltre l’emergenza dando vita a progetti e programmi a medio termine imperniati sulla promozione di una cultura ambientale e relativi comportamenti sempre più necessari e improcrastinabili. La crisi ambientale e climatica che stiamo vivendo, concausa delle pandemie che si sono manifestate negli ultimi decenni, è un chiaro campanello d’allarme che ci dice di modificare radicalmente le nostre abitudini di vita. E’ chiaro che noi cittadini non siamo sufficienti, servirebbe un impegno forte della politica a livello mondiale per impedire che lo sfruttamento del Pianeta porti a reazioni incontrovertibili contro le quali non si potrà più fare nulla.
Tornando a noi se proprio non ci sono idee, come pare, sul tema ambientale, in giro per l’Italia e per il Mondo ci sono migliaia di progetti virtuosi, spesso a basso costo, che affrontano con decisione la questione e possono dare ottimi risultati già nel breve termine. Politiche pubbliche finalizzate alla riduzione dell’inquinamento, ad una viabilità sostenibile, alla promozione dell’economia circolare, alla lotta agli sprechi e agli imballi inutili, alla riduzione drastica dei rifiuti e ad una differenziazione spinta di quelli residuali.
Per fare questo però servirebbe una volontà politica che purtroppo non riusciamo a vedere se per ben due volte l’attuale maggioranza è riuscita a bocciare una nostra mozione, già approvata in migliaia di Comuni e Città italiane, con la quale il Consiglio Comunale dichiara e affronta l’emergenza climatica, ovviamente per quanto di sua competenza. Non entriamo nel merito delle strampalate argomentazioni negazioniste portate avanti dalla capogruppo della Lega, ma ci chiediamo come sia possibile che tutti gli altri consiglieri comunali, Sindaco compreso, possano avallare una tale anacronistica posizione nonostante il riconoscimento della comunità scientifica internazionale e dell’evidenza.
Ovviamente un tale modo di ragionare genera delle barriere di incomunicabilità e di azione condivisa anche a livello locale.
Tornando alla mozione sui rifiuti delle scuole ciò che noi abbiamo evidenziato è la necessità ad esempio di interrompere immediatamente l’utilizzo di vassoi e stoviglie monouso. L’abitudine dell’usa e getta va immediatamente stroncata e noi nel nostro piccolo possiamo fare molto cominciando a far utilizzare agli erogatori del servizio, tramite bandi di affidamento ad hoc, vassoi, piatti, bicchieri e stoviglie lavabili e riutilizzabili all’infinito. Tra le motivazioni addotte dalla maggioranza per la stroncatura della mozione c’è stata quella che: “ci avevano già pensato loro” e avevano concordato con SCS il posizionamento di appositi cassonetti di indifferenziato e plastica all’interno dei cortili delle scuole. Il loro problema evidentemente è stato solo quello di far scomparire i sacchi di vassoi fuori dai cassonetti stradali, ma di progetti per un servizio più sostenibile ambientalmente non ci è arrivata traccia. Viene da chiedersi poi quale sia la logica di risolvere il problema posizionando un contenitore della plastica ben sapendo che i vassoi ed eventuali stoviglie di plastica dura non possono venire conferiti nella plastica dove possono trovare spazio solamente gli imballaggi. E’ probabile quindi che tutto, o gran parte, finisca nei bidoni dell’indifferenziata, non certo un bell’esempio per i giovani studenti delle nostre scuole. Un pensiero va a quelle/quegli insegnanti che quotidianamente cercano di spiegare ai loro alunni come ci si dovrebbe comportare da buoni cittadini per fare qualcosa contro le cattive abitudini.
Come è scritto nel titolo si fa in fretta a dire ambiente, magari con qualche slogan in campagna elettorale, dopodiché per dare vita ad un reale processo virtuoso, non solo di breve periodo, ne deve passare di acqua sotto i ponti e finora non ci pare che su questo fronte l’attuale maggioranza si sia impegnata più di tanto.